Le fake news che ostacolano la risoluzione dei conflitti

Con lo scoppio della guerra tra Israele e Hamas, numerosi video e foto di notizie diventati virali si sono poi rivelati falsi (alcuni esempi qui e qui).

I social network, grazie alla loro struttura, si sono trasformati in potenti strumenti di diffusione delle notizie, capaci di rendere virale qualsiasi contenuto in poco tempo. Nel corso degli anni, sono stati appositamente manipolati per creare condizioni favorevoli alla diffusione di informazioni “orientate”, cioè costruite con il preciso scopo di fornire una visione della realtà adatta alle proprie esigenze. Questa manipolazione ha portato anche alla creazione di video e foto falsi, pensati per confondere l’opinione pubblica, e di account creati ad hoc per diffondere disinformazione e propaganda.

Le cosiddette fake news, se accettate come verità, hanno il potere di alimentare l’odio, scatenare reazioni violente e accentuare le divisioni, rendendo estremamente difficile raggiungere una soluzione pacifica ai conflitti. Inoltre, ostacolano gli sforzi per risolvere i conflitti, in quanto rendono difficile la creazione di una base di conoscenze condivise su cui fondare i negoziati e le iniziative diplomatiche.

Per evitare di cadere in queste trappole, è fondamentale verificare attentamente la fonte delle informazioni e cercare prove concrete che confermino quanto riportato. Ciò può essere fatto ricercando fonti affidabili, verificando le dichiarazioni ufficiali delle autorità competenti e confrontando le informazioni provenienti da fonti diverse.

In un’epoca in cui la disinformazione è molto diffusa, la cautela e la ricerca della verità sono fondamentali per comprendere appieno il mondo che ci circonda.

Foto di FactaNews.